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Sapere leggere la bolletta è il primo passo per capire quali sono i consumi reali e poter iniziare a risparmiare sulla spesa di luce e gas evitando, inoltre, qualche errore o fregatura che ancora può succedere.

Nonostante gli sforzi dei fornitori delle utenze, anche sotto il controllo dell’Arera (Autorità di regolazione Energia, Reti e Ambiente), per rendere più trasparente la lettura della bolletta, questa può restare ancora incomprensibile ai più.

Difatti, nella cosiddetta “bolletta sintetica” sono presenti tutte le informazioni necessarie a capire il costo complessivo del documento.

Allora vediamo nel dettaglio quali sono le voci principali e a cosa corrispondono, partendo da quella che più interessa i consumatori: i costi.

Le voci di costo presenti nella bolletta

Semplificandola al massimo, il documento – la cui periodicità di invio è stabilità nel contratto sottoscritto – contiene queste cinque voci:

  • la spesa per la materia prima (energia elettrica o gas naturale);
  • la spesa per il trasporto e la gestione del contatore;
  • gli oneri di sistema;
  • partite varie;
  • le imposte.

Alcune di queste (spesa per il trasporto e la gestione; oneri di sistema; imposte) sono uguali per tutti i fornitori e sono stabilite dall’Arera – per quanto riguarda la spesa di trasporto e gestione e gli oneri – mentre le imposte sono stabilite dallo Stato. Le altre voci, di conseguenze, sono stabilite dal fornitore dei servizi.

La spesa per la materia energia è quella che incide maggiormente sull’importo complessivo e può arrivare a comporre il 50% del totale. Il costo, inoltre, è composto a sua volta da una quota fissa – legata al commercio dell’energia e del gas – e da una variabile (cosiddetta “quota energia”) che cambia in base al consumo effettivo. La quota fissa, dunque, si paga a prescindere dall’effettivo consumo energetico.

La seconda voce di costo riguarda il trasporto dell’energia o del gas e la gestione del contattore. Questi costi sono definiti dal distributore e non dal fornitore.

Si tratta della spesa necessaria a trasportare l’energia o il gas dalla centrale alla singola utenza. Il costo di questa voce è dovuta ad una quota fissa – stabilita da Arera – da una “quota potenza” (espressa in euro/chilowatt mensili che riguarda la potenza richiesta per fornire energia ad una utenza) e una quota variabile che dipende invece dal consumo di kilowatt ogni ora.

Altra voce di costo sono gli oneri di sistema, ovvero i costi accessori. “In casi particolari possono essere presenti anche altre voci di spesa: Ricalcoli; Altre partite; Bonus sociale”. Inoltre, va ricordato che sulla bolletta luce si troverà una quota del canone di abbonamento Tv (il “Canone Rai”).

Infine, il costo totale è soggetto ad Iva che arriva al 10% per consumi legati all’uso domestico mentre il 22% per usi differenti tra cui, ad esempio,

i locali commerciali. Per quanto riguarda la bolletta della luce oltre all’Iva si paga l’Accisa; nella bolletta del gas si aggiunge anche l’addizionale regionale.

Quali altre informazioni sono presenti in bolletta

La prima informazione che troveremo definita in bolletta se il cliente ha una fornitura sul mercato libero o in quello a maggior tutela, riguarda i dati cliente. Sia per la bolletta della luce che per quella del gas si tratta dei “dati che identificano il titolare del contratto, sia esso una persona fisica o giuridica: nome/ragione sociale, indirizzo, codice fiscale/partita IVA”.

Saranno presenti, inoltre, i dati di indirizzo di recapito della bolletta (cioè quello a cui viene inviata la bolletta). Inoltre sono presenti i dati “identificativi del punto”, cioè il punto fisico in cui avviene la fornitura di energia o gas.

Tra i dati clienti sono presenti anche informazioni un po’ più tecniche:

  • Indirizzo di fornitura: si tratta del luogo fisico in cui arriva l’energia; nel caso di bolletta di energia elettrica, sarà segnalato il codice POD mentre, nel caso di bolletta del gas, saranno presenti il codice PDR e il codice REMI.
  • Mercato di riferimento: Altra informazione è il “mercato di riferimento” con delle distinzioni tra la bolletta della luce e quella del gas. Nel primo caso, come ricorda l’Arera: “Servizio di maggior tutela (…) è il servizio di fornitura dell’elettricità a condizioni economiche e contrattuali stabilite dall’Autorità. Il cliente domestico o le piccole imprese (PMI) sono servite in maggior tutela se non hanno mai cambiato venditore né stipulato con lo stesso un contratto nel mercato libero, o se ne hanno nuovamente richiesto l’applicazione dopo aver stipulato un contratto nel mercato libero con lo stesso o altri venditori. Per quanto riguarda la bolletta del gas, invece, il “Servizio di tutela (…) è il servizio di fornitura di gas a condizioni economiche e contrattuali stabilite dall’Autorità, rivolto ai clienti domestici e ai condomini con uso domestico con consumi annui non superiori a 200.000 Smc. Il cliente è servito nel Servizio di tutela se non ha mai cambiato venditore dopo il 31 dicembre 2002 o se ha scelto, fra le proposte del venditore, quella a condizioni stabilite dall’Autorità”.
  • Consumo annuo: si tratta del consumo relativo a 12 mesi di fornitura ricavati dalle informazioni sui consumi precedenti del cliente; laddove queste informazioni non fossero disponibili sarà fatta una stima. Nel caso di nuove attivazioni sarà indicato il “consumo da inizio fornitura” fino al decorrere della prima annualità. Unica distinzione tra luce e gas è che nella bolletta dell’elettricità il consumo annuo è ulteriormente suddiviso per ciascuna fascia oraria (difatti, ad ogni parte della giornata corrisponde una differente fascia di costo).
  • Servizio guasti e pronto intervento: si tratta delle informazioni necessarie per contattare coloro i quali devono intervenire qualora ci fossero dei problemi nella fornitura del servizio. Nel caso di bolletta luce sarà riportato il “servizio guasti”, nel secondo casi sarà segnalato il “pronto intervento”.
  • Informazioni e reclami: si tratta dei recapiti da contattare per richiedere informazioni o inviare reclami.
  • Informazioni sul bonus sociale: sarà presente solo nelle bollette legate alle utenze cui è riconosciuto il bonus sociale (o una sua quota parte); fondamentalmente viene indicato che per la fornitura è attivo un bonus ed è riportato il mese e l’anno in cui il cliente dovrà chiederne il rinnovo.
  • Altra voce sono i dati relativi alla bolletta, cioè gli estremi della bolletta (i dati identificativi della bolletta tra cui il numero progressivo, la data di emissione e il periodo di riferimento) e la scadenza di pagamento, cioè l’ultimo giorno disponibile per pagare la bolletta.
  • La bolletta riporterà, poi, la lettura e consumi, i consumi stimati fatturati in bollette precedenti e i ricalcoli: Tra lettura e consumi sono riportati i dati registrati dal contatore che: sono stati letti dal distributore nel caso di letture rilevate; comunicati dal cliente nel caso di autolettura; i dati stimati. Nella voce consumi stimati – nel caso in cui vengano restituiti degli importi al cliente – sono riportati gli importi pagati in bollette precedenti per consumi che erano stati stimati ma che non sono corrisposti ai consumi reali. I ricalcoli sono presenti solo se vengono ricalcolati importi già fatturati in bollette precedenti.
  • Nella bolletta saranno riportati anche le modalità di pagamento (come pagare la bolletta e, tra le varie modalità, una almeno deve essere gratuita), le informazioni di pagamento (situazione dei pagamenti delle bollette precedenti e il tasso di interesse che sarà applicato se la bolletta venisse pagata in ritardo) e le rateizzazioni in quanto, come stabilito dall’Arera, il cliente può chiedere di pagare la bolletta in rate successive.

Cosa significano gli acronimi riportati in bolletta

Sulle bollette sono riportati i codici che rappresentano delle voci di costo, quindi è meglio sapere a cosa si riferiscono.

Per quanto riguarda la bolletta per la fornitura dell’energia elettrica troveremo:

  • Codice POD: si tratta del Punto di Prelievo (Point Of Delivery); è un codice alfanumerico (composto da 14 o 15 caratteri) che inizia sempre con “IT” e identifica in modo certo il punto di prelievo ovvero il punto fisico in cui l’energia viene consegnata dal venditore e prelevata dal cliente finale. Il codice non cambia anche se si cambia venditore.
  • PE – prezzo dell’energia: chiamato anche “corrispettivo luce” è il costo sostenuto per acquistare l’elettricità dalle centrali.
  • PD – prezzo del dispacciamento: copre il costo del servizio che garantisce, in ogni momento della giornata, l’equilibrio tra l’energia complessivamente immessa nelle reti elettriche e l’energia complessivamente prelevata dai clienti finali. Sul mercato tutelato è pari a 0,01616 €/kWh, ma su quello libero può essere scelto dal fornitore.
  • PPE – prezzo di perequazione energia: è la componente che serve a garantire che gli importi complessivamente pagati ogni trimestre dai clienti serviti in regime di tutela con le componenti Prezzo dell’energia (PE) e Dispacciamento (PD) equivalgano ai costi di acquisto e dispacciamento effettivamente sostenuti per fornire loro l’energia.
  • PCV – prezzo di commercializzazione e vendita: riguarda gli importi relativi alle spese per la gestione dei clienti. Sul mercato tutelato è pari a 65,1239 €/anno, ma sul mercato libero i fornitori possono aumentarlo.
  • DISPbt – prezzo componente di dispacciamento: Serve a compensare la differenza tra gli importi complessivamente versati tramite la componente Commercializzazione (PCV) e i costi di gestione commerciale riconosciuti alle imprese di vendita in regime di tutela (diversi da quelli delle imprese di vendita del mercato libero, considerati dalla componente PCV.

Nella bolletta per la fornitura di gas troveremo, invece:

  • Codice PDR: si tratta del (Punto Di Riconsegna); è un codice composto da 14 numeri che identifica il punto di riconsegna ovvero il punto fisico in cui il gas naturale viene consegnato dal venditore e prelevato dal cliente finale. Il codice non cambia anche se si cambia venditore.
  • Codice REMI: è composto da numeri e/o lettere che identifica il punto di consegna dell’impianto di distribuzione che alimenta il punto di riconsegna (PDR).

Bolletta a canone fisso

Se nelle bollette tradizionali l’importo mensile si modifica di continuo a seconda delle variazioni delle differenti voci, alcune società offrono un’unica bolletta i costi dell’energia, del gas e anche di Internet. Questo permette di avere a disposizione in un’unica fattura tutte le utenze, ed un’unica spesa fissa sapendo in anticipo quanto si pagherà durante l’anno.

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Articolo tratto da: https://www.ilgiornale.it/

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